Il prestigioso autoraduno di ACI Storico in cooperazione con l’Automobile Club d’Italia raggiunge una sua nuova tappa tra i luoghi del reatino. Un programma di due giorni,
sabato 1° luglio e domenica 2 luglio, organizzato con la preziosissima e fondamentale collaborazione dell’Automobile Club di Rieti presieduto da Alessandro de Santics e diretto da Ottavio Busardò.
L’evento nel reatino ha mantenuto alto lo spirito che contraddistingue Ruote nella Storia e in tal senso ha messo in relazione la passione e la cultura dell!automobilismo con la valorizzazione territoriale, paesaggistica e culturale di alcuni luoghi unici, e spesso inesplorati, d’Italia. E in quest’ottica, l’appuntamento distribuitosi nelle giornate del 1 e del 2 luglio ha affrontato passaggi suggestivi e visite presso luoghi dall’inconfondibile bellezza come il Santuario della Foresta, gli incantevoli panorami e le sorgenti naturali che si trovano immersi nel Terminillo e la sua piana.
“Abbiamo confermato l’attenzione di questo Automobile Club al territorio – ha sottolineato il Direttore dell’Automobile Club di Rieti Ottavio Busardò – ringrazio, per la fiducia che ci è stata data, il Presidente e il consiglio direttivo. Una grande opportunità per valorizzare un rinnovato scenario che si declina nell’attenzione al territorio e la promozione del patrimonio storico automobilistico italiano e non solo”.
Per le auto della Rieti Terminillo Classic anche una prova di abilità con pressostato, due intermedi e un arrivo simbolico. Una prova che, più per lo scopo competitivo, è nata per commemorare lo stimatissimo e precedente Presidente dell’Automobile Club di Rieti Innocenzo de Santics a cui, infatti, l’organizzazione ha voluto dedicare il Trofeo della gara all’interno dell’autoraduno dedicato alle auto d’epoca.
“È stata una grandissima occasione per testare l’affetto che tanti nutrono per l’Automobile Club di Rieti, che non è fatto soltanto dal Presidente ma da tantissime persone – ha detto Alessandro de Sanctis, Presidente dell’AC Rieti – questa è stata una testimonianza per noi dalla quale abbiamo tratto anche grandissima forza e la presenza di tante macchina di qualità è sicuramente un ottimo risultato. Questa è stata l’edizione zero, ma la speranza è che da questa esperienza possa nascere un nuovo format sempre più importante. Tutto sempre grazie a quello che è l’apporto sostanziale e la guida del nostro Direttore e del Direttore di Gara, oltre che di tutto lo staff di AC Rieti”.